22 March 2022

“Sono una donna che viene dai campi di cotone del Sud. Da lì sono stata promossa a lavandaia.
Da lì sono stata promossa a cuoca. E da lì mi sono promossa da sola ideando e realizzando prodotti per capelli.
Ho costruito la mia attività sulle mie stesse basi”.

UNA STORIA CHE INIZIA MALE
Sarah Breedlove, nata nel 1867 da una famiglia molto povera, è costretta sin da piccola a lavorare duramente nei campi di cotone.
A soli 7 anni le vengono a mancare entrambi genitori ed è costretta così a vivere con sua sorella e suo cognato, il quale è fondamentalmente un violento.

A soli 14 anni si sposa, a 17 partorisce e a 20 si ritrova senza marito e con una figlia di 3 anni da crescere: decide di spostarsi a Saint Louis, una città del Missouri, alla ricerca di nuove opportunità.

CI TRASFERIAMO
Nonostante il morale sotto le scarpe (non dimentichiamo che si trattava di una donna, di colore e analfabeta) riesce a trovare lavoro come lavandaia, grazie un po’ a quelli che oggi chiameremmo “corsi di formazione”.

Forse aveva anche trovare l’amore, ma quello che apparentemente sembrava un galantuomo in realtà, dopo il matrimonio, si è rivelato per ciò che era: un ubriacone, violento, ludopatico e… un traditore.

Dopo quasi 10 anni di agonia, il matrimonio finisce e Sarah inizia a cercare un modo per guadagnarsi qualcosa in più di un dollaro e mezzo al giorno.
Così inizia a vendere porta-a-porta, facendosi sempre più amiche afroamericane. È qui che capisce che doveva fare qualcosa di veramente utile, un prodotto che doveva risolvere un grande problema che affliggeva tutte le donne afroamericane dell’epoca: la perdita di capelli.

QUALCOSA CHE SIA MIO
Un’imprenditrice dell’epoca, Annie Malone, nota Sarah e decide di ingaggiarla come venditrice dei suoi shampoo e creme per capelli… ma sentiva lo stesso la necessità di fare un suo prodotto.

Allora sperimenta e sperimenta, finché non incontra per caso un farmacista molto in gamba che forse si era preso a cuore la storia di Sarah: decide di insegnarle qualcosa di chimica affinché potesse finalizzare il suo unguento antiperdita… e così è stato. Una miscela di zolfo e vaselina!

Peccato che Annie Malone, forse per invidia, la accusa di averle rubato la formula… anche se era molto diversa e soprattutto riprendeva una miscela che era riconosciuta, quindi le accuse erano abbastanza fini a se stesse.

A distanza di un anno, Sarah conosce un altro uomo, questo sembra essere molto più brillante.

CHIAMATEMI MADAM WALKER
Si sposa quindi con Charles Walker, il quale si occupava, diremmo oggi, di “marketing e comunicazione”.

Insieme viaggiano insieme per vendere porta a porta a più persone possibili, mentre la figlia si occupa delle vendite “online” (spediva i prodotti alle persone che mandavano lettere con la richiesta).

Diventa qualcosa di sempre più grande, ma c’è bisogno di un nome d’arte: Sarah diventa Madam CJ Walker.

Ormai diventata un personaggio, alle sue clienti non bastava più solo il prodotto… vogliono proprio Madam Walker! Così si mette a fare formazione e a dare nozioni di igiene, cura dei capelli, trucchi di bellezza… fino addirittura ad aprire il proprio salone di bellezza e crea un piccolo impero di agenti della Madam Walker’s Wonderful Hair Grower! Un vero e proprio lavoro di welfare ed empowerment femminile perché a queste non solo fornisce un bello stipendio, ma insegna loro ad essere indipendenti economicamente.

Sarah è diventata così la donna afroamericana più ricca degli Stati Uniti!

Curiosità
È considerata la prima donna americana che, senza aiuti, è DIVENTATA milionaria.
In onore di Sarah è stato fatta pure una serie tv basata sulla biografia che scrisse la sua pronipote: "Self Made: Inspired by the Life of Madam C.J. Walker.".

💃🏻 LOTTIAMO PER L'EMANCIPAZIONE FEMMINILE
E tu che fai, sei dei nostri?
Diventa una Rivoluzionaria, richiedi la tessera qui.